Domani si conclude l’iter della conferenza municipale. A livello di municipio si sono riuniti i tavoli di lavoro, i cittadini e le associazioni hanno stabilito quali sono i valori da considerare e tutelare nella gestione del territorio e hanno presentato i loro progetti.
Un lavoro enorme, messo in bella copia dalla moltitudine di architetti coinvolti a vario titolo sul progetto.
A giudicare dal tempismo, sembra la letterina dei cittadini a Babbo Natale, in realtà sono messi nero su bianco tutti i temi e le problematiche che attanagliano questo municipio a partire dall’abbandono di vaste aree di territorio, dalle minacce di cementificazione e le opere di urbanizzazione aggressiva che sono state portate avanti in questi ultimi anni.
Nel nostro quartiere le battaglie le abbiamo dovute portare avanti personalmente, Alessandra Tallarico ha redatto e discusso due dei 41 progetti inseriti nel documento finale.
Il primo riguarda la creazione di un’isola ambientale, la prima nel municipio e forse anche nella città. Si snoda lungo il percorso che collega i plessi dell’istituto scolastico comprensivo di quartiere.
Un percorso, quello che unisce casa e scuola dell’obbligo che deve essere sostenibile, sicuro e accessibile a tutti, come deve essere il percorso di crescita dei cittadini del domani.
Il secondo progetto si rifà ad una proposta di legge presentata in Regione Lazio e prevede l’ampliamento del Parco dell’Appia Antica alle aree di pregio dell’ Agro Romano comprese nel Municipio.
L’Agro Romano e il fosso della Cecchignola sono gli ultimi baluardi per una città sostenibile, per la sopravvivenza della biodiversità e un ambiente naturale che ci possa permettere di vivere, e non di sopravvivere in scatola tra metallo e cemento.
Questi sono solo due dei progetti, e li conosco bene perché ho partecipato alla loro stesura, ma i cittadini chiedono a gran voce la realizzazione di lunghe dorsali ciclabili sulla via Laurentina e la Via Cristoforo Colombo, la salvaguardia dei casali storici e la valorizzazione di uno dei progetti visionari più grandi mai realizzati in Italia, l’ E.U.R.